AutoNews by PTAvant
Strada: slitta il codice, arriva il giubbotto notturno
Pubblicata il 28/02/2003
Scaduta la delega al governo, i tempi per la riforma si allungano. Lunardi promette un codice "snello" e intanto, da giugno, bisognerà avere in auto giubbotti catarinfrangenti.
ROMA - Quello che è certo è che un pacchetto di prime norme, tutte nuove, tutte relative a una maggiore sicurezza sulla strada, partirà a giugno. Per vararlo però, il ministro Lunardi dovrà utilizzare un decreto.
Sulla riforma del codice della strada, infatti, i tempi restano incerti. Per l'estate, gli automobilisti italiani troveranno nero su bianco l'obbligo di dover tenere in vettura (e indossare prima di scendere dall'auto in caso di situazione di pericolo) un giubbotto catarinfrangente in grado di essere visto da lontano anche di notte. Dovranno tenere i fari accesi anche di giorno su tutte le strade indistintamente (per ora l'obbligo vale solo sulle autostrade e sulle Statali) e saranno dotati di una "patente a punti", ovvero di un meccanismo che assegna un punteggio per le infrazioni più gravi, e permette la sospensione o il ritiro della licenza di guida in caso di superamento di un certo limite di punti.
I camionisti saranno obbligati a sistemare segnaletica rifrangente sulle sagome posteriori del proprio mezzo e gli agenti di polizia stradale potranno controllare a tappeto il tasso alcolico degli automobilisti con un vero e proprio giro di vite dei test sulla strada. Si potrà chiedere di "soffiare" nei palloncini che rivelano il tasso alcolico a chiunque e non, come prescrive ora la legge, in presenza di un "leggittimo sospetto" che l'autista sia in stato di ubriachezza.
Per ora, la "rivoluzione " di Lunardi si ferma qui. Lui, ieri, davanti al Commissione Trasporti della Camera, ha assicurato di essere pronto a modificare profondamente il codice della strada degli italiani. Prima di tutto ridurrà l'intero sistema di norme a una quarantina di regole "agili". Il ministro lo definisce "un ampio processo di delegificazione" che riserverà alla norma primaria "i principi generali fondamentali" e che vedrà la disciplina della restante materia " affidata a norme di secondo livello suscettibili di essere rapidamente aggiornate all'evoluzione tecnologia e sociale".
Una sorta di "carta costituzionale" delle regole della strada, quindi, accompagnata da un sistema di legificazione più flessibile. Fin qui la "lettera d'intenti" di Lunardi. Perché di fatto per ora, di approvazione non se ne parla. Scaduta la delega al governo, senza che l'esecutivo riuscisse a realizzare qanto promesso, tutto torna in alto mare. Il ministro spera che tutto si risolva in tempi brevi. Ma alla fine dovrà accontentarsi di un semplice decreto entro l'estate. Rimandando l'esame del lavoro della commissione interministeriale a non prima del prossimo autunno.
(28 FEBBRAIO 2003, ORE 7.45)
ROMA - Quello che è certo è che un pacchetto di prime norme, tutte nuove, tutte relative a una maggiore sicurezza sulla strada, partirà a giugno. Per vararlo però, il ministro Lunardi dovrà utilizzare un decreto.
Sulla riforma del codice della strada, infatti, i tempi restano incerti. Per l'estate, gli automobilisti italiani troveranno nero su bianco l'obbligo di dover tenere in vettura (e indossare prima di scendere dall'auto in caso di situazione di pericolo) un giubbotto catarinfrangente in grado di essere visto da lontano anche di notte. Dovranno tenere i fari accesi anche di giorno su tutte le strade indistintamente (per ora l'obbligo vale solo sulle autostrade e sulle Statali) e saranno dotati di una "patente a punti", ovvero di un meccanismo che assegna un punteggio per le infrazioni più gravi, e permette la sospensione o il ritiro della licenza di guida in caso di superamento di un certo limite di punti.
I camionisti saranno obbligati a sistemare segnaletica rifrangente sulle sagome posteriori del proprio mezzo e gli agenti di polizia stradale potranno controllare a tappeto il tasso alcolico degli automobilisti con un vero e proprio giro di vite dei test sulla strada. Si potrà chiedere di "soffiare" nei palloncini che rivelano il tasso alcolico a chiunque e non, come prescrive ora la legge, in presenza di un "leggittimo sospetto" che l'autista sia in stato di ubriachezza.
Per ora, la "rivoluzione " di Lunardi si ferma qui. Lui, ieri, davanti al Commissione Trasporti della Camera, ha assicurato di essere pronto a modificare profondamente il codice della strada degli italiani. Prima di tutto ridurrà l'intero sistema di norme a una quarantina di regole "agili". Il ministro lo definisce "un ampio processo di delegificazione" che riserverà alla norma primaria "i principi generali fondamentali" e che vedrà la disciplina della restante materia " affidata a norme di secondo livello suscettibili di essere rapidamente aggiornate all'evoluzione tecnologia e sociale".
Una sorta di "carta costituzionale" delle regole della strada, quindi, accompagnata da un sistema di legificazione più flessibile. Fin qui la "lettera d'intenti" di Lunardi. Perché di fatto per ora, di approvazione non se ne parla. Scaduta la delega al governo, senza che l'esecutivo riuscisse a realizzare qanto promesso, tutto torna in alto mare. Il ministro spera che tutto si risolva in tempi brevi. Ma alla fine dovrà accontentarsi di un semplice decreto entro l'estate. Rimandando l'esame del lavoro della commissione interministeriale a non prima del prossimo autunno.
(28 FEBBRAIO 2003, ORE 7.45)
Estratto da:
IlNuovo