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Per le auto a Gpl accesso ai garage sotterranei
Pubblicata il 04/12/2002
        NOSTRO SERVIZIO ROMA - Via libera al          parcheggio degli autoveicoli alimentati a Gpl anche nei garage sotterranei: il 22 novembre          il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, ha firmato il relativo decreto, che viaggia          verso la «Gazzetta Ufficiale». Entrerà in vigore il giorno successivo alla sua          pubblicazione, che è prevista a breve. Il testo firmato dal ministro non contiene          sorprese rispetto a quanto già noto: la possibilità di parcheggiare riguarda non solo le          autovetture, ma tutti gli autoveicoli. I vincoli che tutti i veicoli devono rispettare per          poter entrare nelle autorimesse sotterranee sono sostanzialmente due: non scendere sotto          il primo piano interrato (quindi i garage sotterranei multipiano dovranno prevedibilmente          riservare apposite aree di sosta al primo piano, se non si vorrà di fatto estromettere i          veicoli a Gpl consentendo di occupare il primo piano a tutti gli altri con alimentazione a          benzina o diesel); essere dotati di un impianto di alimentazione con valvola di sicurezza          che rispetta il regolamento Ece/ Onu 67/01. Ricordiamo che tutti gli impianti di          alimentazione a Gpl montati dal 1° gennaio 2001 devono rispettare il regolamento 67/01.          Quelli precedenti potranno essere adeguati, sostituendo il serbatoio e il gruppo valvole e          facendo annotare queste modifiche sulla carta di circolazione. I parcheggi devono essere          dotati di apposita segnaletica, che evidenzi i divieti di accesso nelle zone sottostanti          al primo piano interrato e per i veicoli sprovvisti di valvole 67/01. La firma di Pisanu          conclude un lungo lavoro del Comitato centrale tecnico scientifico del ministero,          conclusosi già da mesi. Il decreto è rimasto alla firma per tanto tempo anche a causa          del cambio di ministro avvenuto l'estate scorsa.      
        
            
                Estratto da:
                Il Sole 24 Ore
            
        
                
                    
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